Nel cuore delle colline catanzaresi, sospeso tra il mar Ionio e la maestosa Sila, il borgo di Simeri vive con profonda devozione la festa di San Sebastiano, santo martire romano venerato in tutta Italia e particolarmente sentito nel Sud peninsulare. La figura del santo, associata al miracolo della sopravvivenza al martirio e invocata come protezione contro pestilenze ed epidemie, trova in questo antico borgo calabrese, dalle radici medievali visibili nella sua morfologia, una celebrazione ricca di spiritualità e tradizione.
La festa si articola attraverso un novenario che rappresenta il momento più significativo della devozione, culminando nella processione, vera sublimazione del culto. La statua del santo viene trasportata a mano lungo le vie strette del piccolo borgo, attraversando la suggestiva Grecìa - area storica e archeologica di grande interesse - per raggiungere anche le zone periferiche, dove talvolta si ricorre al supporto di un furgoncino per superare le salite più impervie e i terreni sconnessi.
È un momento di profondo raccoglimento culturale e religioso per la comunità di Simeri, resa ancora più salda dalla guida di Don Francesco Cristofaro, che con la sua presenza riesce a tessere legami profondi tra il borgo, le sue radici culturali millenarie e le prospettive future, creando un ponte virtuoso tra tradizione e modernità che mantiene vivo lo spirito autentico di questa terra di Calabria.
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